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venerdì 17 settembre 2010

Cultura motociclistica

Possedere una moto oggi è moda, il benessere economico, in generale, ha sicuramente contribuito ma quanti possessori di moto hanno una cultura motociclistica adeguata ?
Quanti padri/madri hanno acquistato il motorino al figlio/a coscienti dei rischi che la moto produce ?
Quanti di loro hanno posseduto e guidato una moto per capirlo ?
Inesperienza che ritroviamo quando questi stessi genitori sono alla guida della propria auto e si incontrano con un motociclista in circostanze non proprio igieniche per quest’ultimo.
Quanti incidenti potevano essere evitati se chi guidava l’auto avesse avuto più cultura motociclistica ?

La patente A-B-C-D ecc. è valida per la guida del mezzo cui è destinata, per acquisirla basta rispondere a una serie di quiz e superare la prova pratica di guida ma siamo certi che questi nuovi utenti sappiano cosa significa incontrare sulla strada un mezzo diverso da quello cui è abilitato ?
La sicurezza e non solo quella legata alla moto, è una parola alla quale si risponde spesso con una smorfia seguita da una frase incosciente :
“ a me non succederà / cosa vuoi che accada / basta un po’ di accortezza / tutti lo fanno “

Si dice che fino a 25 anni l’incidente è spesso causa di comportamenti irresponsabili dove prevale la convinzione di avere capacità per ogni cosa senza capire che si può essere vittima di quella falsa percezione, non è che un secondo dopo i 25 cambi molto ma man mano che aumentà l’età aumenta la consapevolezza del rischio.

La trasgressione è una debolezza intrinseca in ognuno di noi molti la utilizzano come fosse normalità, quanti ne potrebbero utilizzare meno se avessero ricevuto una Cultura martellante sulla sicurezza ?
Tutti i giorni è un bombardamento di notizie tragiche, di infortuni derivanti da trasgressione alle norme sulla sicurezza, possibile che parimenti non si possano ricevere informazione su come eseguire determinate azioni e sul buon uso di ogni cosa ?
Non sarebbe meglio una trasmissione televisiva su queste tematiche piuttosto che un Grande Fratello o peggio su un Tronista e le sue Troiane ?

La spericolatezza con la moto, per molti è un buon biglietto da visita, è il sentirsi grande e capace, il dimostrare a gli altri di non essere un debole ma avere capacità superiori, di prevalere nel gruppo facendosi notare.
Responsabilizzare deve essere la parola d’ordine; per i grandi ci sarà poco da fare essendo assuefatti, inutile insegnare loro che quel parcheggio non è regolare, che il suo comportamento inficia la sicurezza degli altri, che andare in moto non è come andare in auto, impossibile cambiare rotta a un cervello che ha inibito alcuni canali di ricezione, rimane la bastonata della multa, del sequestro, della revoca.
Per la nuova gioventù però, è possibile far molto, transitare dai loro neuroni depositando le tecniche per navigare su rotte adeguate e crescendo le utilizzino, indispensabilmente, come fondamento di ogni fare.