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domenica 4 settembre 2011

Incidente auto/moto

L’incidente di sabato 3 settembre, dell’amico Fabio, ha dato spazio a miei mille pensieri su quanto, tecnici e analisti, hanno scritto negli ultimi anni su cause e colpe negli incidenti stradali.
Fabio è stato coinvolto in un incidente, sembra, per un imbecille che pur avendolo visto ha continuato con la sua manovra incauta costringendolo all’imbatto sulla fiancata.
Come si dice in questi casi .... “E’ andata bene” , nel senso che, i danni personali sono rimediabili e quella della moto passano in secondo ordine.

La massa delle persone, quando è coinvolta una moto, quasi sempre spregiudicatamente, è pronta ad attribuire tutte le colpe al pilota della moto, per incoscienza, per la velocità mantenuta , per il non rispetto delle regole.

Nel 2004 studi evidenziavano che il 60% degli incidenti con moto coinvolgeva un’auto e il 72% avveniva in città.
Una ricerca molto approfondita su quasi 1000 incidenti di moto in Germania,Francia,Italia,Olanda e Spagna stabiliva che su ogni incidente si potevano codificare 2000 variabili come l’ incontestabile causa dell’errore umano in tre incidenti su quattro.
Negli incidenti auto/moto la colpa veniva così ripartita :
50% al conducente dell’auto
37% al pilota della moto,
13% altro
Una importante separazione veniva esguita tra gli automobilisti che possedevano e guidavano anche una moto da quelli che non l’hanno mai guidata,
i primi hanno dimostrato avere maggiore attenzione e capacità di distinguere una moto e spesso capire in anticipo l'azione che avrebbe eseguito.

Dopo 4 anni ….
Nel 2008 si leggeva che mentre in Europa gli incidenti di moto diminuivano, in Italia aumentavano del 4%, ancora una volta la principale causa rimaneva l’errore umano.
Sul totale degli incidenti stradali il 20% riguardava una moto e il suo pilota ma, come nel 2004, la ripartizione delle cause rimava uguale
50% imputabile al conducente dell'auto
37% al conducente della moto
13% alle condizioni della strada.
Le principali cause degli incidenti si attribuirono a :
46% automobilisti che non concedevano la precedenza alle moto
26% automobilisti che svoltavano a sinistra
9% automobilisti che effettuavano inversione a U

Passano altri 3 anni …..
e oggi, 2011 si legge
“Record di vittime e incidenti nel week end 8/10 luglio”
“Preoccupazione in particolare per la situazione delle due ruote … elemento impazzito e senza controllo“

elemento impazzito e senza controllo ?
Non penso che quei dati prodotti dal 2004 e ancora validi nel 2008 siano improvvisamente mutati all’incontrario.
Quegli elementi impazziti e senza controllo bisogna ricercarli in quel 63% di colpe non imputabili al pilota della moto.

Bisogna avere automobilisti più corretti e istruiti, automobilisti che dovrebbero fare un po’ di scuola guida sulle moto prima di avere una patente, automobilisti che dovrebbero imparare a riconoscere una moto, capire che negli spazi morti di visuale il motociclista ci entra prima di ogni altro mezzo, automobilisti che devono imparare che un puntino in lontananza che si avvicina non è un uccellino o un effetto ottico ma un mezzo a due ruote che se anche a bassissima velocità può subire danni irrimediabili.
Non sempre chi va piano è più prudente di chi va veloce se non ha rispetto per gli altri e non conosce i mezzi che incontra sulla sua strada.

NON CONTINUIAMO CON IL QUALINQUISMO, ATTIVIAMOCI PER CAPIRE VERAMENTE QUALI SONO I VERI PROBLEMI PRIMA DI PICCHIARE IN TESTA UNA CATEGORIA CHE PAGA CON LA VITA GLI ERRORI DEGLI ALTRI.