I motodotati e gli autodotati.
Per raggiungere l’Azienda Vallefiore sarà eseguito un percorso d’intenso interesse turistico con strade e curve che la moto e il pilota sdegnare non può !!!
Cosenza – Donnici – Aprigliano – Bivio Quaresima – Lorica – Bivio Garga.
Donnici
Frazione di Cosenza che dista dal centro città 14 Km. Località in cui si produce il Vino Donnici DOC (uno dei primi vini della Calabria ad aver ottenuto il riconoscimento DOC da parte dell'Unità Europea nel 1975) Donnici ROSSO - ROSSO NOVELLO - ROSSO RISERVA - CASTELLO SVEVO.
Le origini risalgono all’epoca Bruzia con il nome di Argonio che mantenne fino al 12° secolo. I nomi delle molte frazioni in cui oggi è diviso il paese sono rimasti quelli degli antichi casali d'origine. Il terremoto del 1638 lo distrusse quasi interamente e quello del 1905 arrecò, ancora, gravissimi danni.
Da Aprigliano si prosegue sulla SS 178, lasciato il centro abitato di Aprigliano, ci si immerge in un territorio sempre più montano composto da castagneti, prima, e conifere dopo, la strada, godibile sia in senso motociclistico che naturalistico, termina sul Bivio di Quaresima, dove, a destra si può proseguire verso la provincia di Catanzaro e a sinistra verso località Lorica e lago Arvo. In località Ceci di Quaresima è possibile vedere un antico romitorio del 1.200 costruito dai frati dell’abbazia florense di Gioacchino da Fiore per soccorrere nelle giornate di bufera i viandanti.
Da Bivio Quaresima si procede a sinistra sulla SS 108 per raggiungere Lorica, rinomato villaggio dove il Lago Arvo si presenta con tutto il suo splendore.
Antica località di boscaioli a 1400 metri di altitudine, lontana dalle principali vie di comunicazione, ciò l’ha preservata dall’assalto edilizio di massa, E' definita la perla della Sila per il suo incontaminato territorio selvaggio. Stazione sciistica in località Cavaliere a 1500 metri slm, una funivia porta fino alla cima del monte Botte Donato a 1928 metri slm da dove è possibile godere un panorama sull’intero altopiano silano e nelle giornate limpide scorgere i due mari, Tirreno e Jonio.
Lungo il percorso (Bivio Quaresima-Bivio Garga) si possono osservare interessati torri con ponte levatoio e feritoie difensive contro i briganti, anticamente venivano utilizzati dai guardiani dei terreni. In località Grimoli ancora oggi è possibile vedere una croce di ferro dove fu ucciso a tradimento il Brigante Grimoli.
Il popolo e il contadino contro i Giacobini e i Piemontesi insorge per riavere il suo mondo distrutto e privato di ogni sostentamento, questi furono i principali motivi che fecero elevare a briganti i "Re Coremme", "Ciccilla", "Pietro Monaco", "Franca trippa", "Friddizza", "Cipulla", "Vizzarru", "Pane di grano", "Fra Diavolo" e tutti gli altri capi Briganti per ribellarsi contro l’invasore e riprendere le redini della loro terra. I folti boschi della Sila diventarono lo scenario di feroci battaglie dove contadini stanchi di abbassare la testa vestirono le pelli di lupo.
Il caseificio di 1500 mq, in un curato stile rustico, con annessi spazi per le degustazioni e un punto vendita interno, lavora il latte bovino proveniente esclusivamente dagli allevamenti stabili silani dei soci. L’alta qualità del latte, impianti e attrezzature moderne, unite all’antica arte casearia silana, garantiscono la massima salubrità dei prodotti e il pieno rispetto delle normative vigenti; un accurato controllo e una lavorazione non di tipo industriale assicurano l’artigianalità dei formaggi locali.
Il caseificio è certificato HACCP ed il latte proviene da aziende biologiche.
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